Super Juve, è finale di Coppa Italia targata Allegri

Allegri annichilisce Montella e porta la Juve in Finale di Coppa Italia, eliminata una evanescente Fiorentina

Allegri porta la Juve in finale di Coppa Italia

Nella Juve che ieri sera ha impresso tre lividi viola alla Fiorentina, s'è visto un bel mix di qualità, quelle che di solito contraddistinguono le grandi squadre. Partiamo dall'allenatore, quell'Allegri che ci crede e che vuol condividere "socialmente" la sua convinzione esponendosi laddove vi erano più scettici che possibilisti.

Chissà quante battute, vignette e fotomontaggi, sono rimasti nelle memorie di tablet, smartphone e pc, destinati dopo lo smacco di ieri sera, ad essere definitivamente gettate nel cestino dell'immondizia virtuale. Allegri ci credeva e a ragion veduta. Grande l'approccio dei suoi ragazzi al match "dentro o fuori", ma grande, anche l'assetto tattico messo insieme dal mister nonostante le tante, pesanti defezioni. L'aspetto più significativo che ci dà un'enorme carica è proprio questo. Ti viene a mancare, a poche ore dall'importante sfida con i viola, Tevez per affaticamento muscolare e il toscano pesca dal mazzo di carte, stupendo un po' tutti, quel Matri che sarà poi decisivo ai fini del risultato. Durante il riscaldamento ti si inceppa anche il pendolino incessante dell'out destro, Lichtsteiner ma il Padoin, che partirà titolare, farà una signora partita. In mezzo a questo, Allegri si presenta a Firenze senza due mostri sacri del centrocampo come Pogba e Pirlo, senza ovviamente contare gli assenti cronici, e mette in campo una squadra pronta convinta di raggiungere la finale di Coppa . Che dire, un bel vedere per i nostri occhi. Difesa arcigna e sicura, centrocampo dinamico e ordinato con Marchisio straordinario in ogni fase tattica del match. Attacco imprevedibile con Pereyra, giocatore di corsa e tecnica, Morata spacca difese tuttofare e Matri solito implacabile cecchino. Ad un complesso così organizzato, non è mancata la fame e la determinazione che tanto ci piace e ci fa esaltare. Ho visto giocatori battersi a centrocampo su palle contese apparentemente di poco conto, un segnale che non si voleva concedere nulla all'avversario. E' stato anche, e soprattutto, questo atteggiamento a fare la differenza su una Fiorentina che gioca sì un buon calcio ma che ha poche individualità e, bloccate quelle, si incarta nei suoi sterili fraseggi a centrocampo. Infine Massa, l'arbitro. Per una semifinale di Coppa Italia, che fosse inadeguato lo si era capito da subito. Incerto, confuso e, in determinati momenti, casalingo come un principiante, ha fatto danni immensi nella gestione della gara. Il rosso a Morata è vergognoso, così come diverse decisioni su falli e falletti concessi ai viola senza sventolar loro quasi mai il giallo. Diamanti è un gran commediante ma Massa ha fatto finta di non vedere o forse, semplicemente, non è capace di arbitrare a certi livelli.