La Juve travolge una povera Inter per 3 a 1, ai bianconeri mancano un rigore netto non concesso, una mancata espulsione e nel finale prendono un palo con Vucinic
Un dominio tattico e tecnico netto, una superiorità che a tratti è sembrata andare ben oltre i 26 punti di distacco maturati in classifica. Unica pecca, aver mollato la presa dopo il terzo goal, non è la prima volta che succede, vedremo se nel tempo, questo sarà un aspetto che andrà corretto o comunque gestito meglio.
Che la Juve potesse fare molto male a questa cozzaglia di rottami, era molto evidente già dalla lettura delle formazioni. Che Mazzarri, tatticamente sia somaro come pochi, non c'era dubbio alcuno. Dopo essersi più volte suicidato con il Napoli, ieri si è ripetuto presentando un'Inter impresentabile negli uomini e nella tattica. Oltre che dare l'impressione di essere un uomo in preda a costanti crisi di nervi, Mazzarri ci regala la certezza che non sarà mai un allenatore top.
Grande Juve dicevamo, grande regia, grande Pirlo. Tutto è girato intorno al nostro direttore d'orchestra supportato dai due guardiani Pogba e Vidal. Sugli esterni, dominio assoluto con Lichtsteiner da una parte e Asamoah dall'altra ad umiliare Jonathan, il nuovo Maicon. In avanti imprendibile Tevez e solito grande lavoratore Llorente.
Vittoria netta e distacco dalla Roma quanto meno immutato. Quello che è successo all'Olimpico ricorda molto le solite furbate capitoline. De Marco che fa iniziare la partita per sospenderla dopo 10 minuti, regala alla Roma un riposo inaspettato, rimette in gioco Naingolaan e salva qualche diffidato in vista del derby.
Contro questa gente non bisogna mai alzare il piede dell'acceleratore, e più segni e meglio è per chi, come noi tifosi, abbiamo subito tutte le ingiustizie di farsopoli. Ieri c'era da fare una goleada, e già il torello mi produceva sensazioni di goduria infinita. Forse i protagonisti hanno avuto pietà di un gruppo di sbandati alla deriva. Peccato, nessuna pietà per questi ignobili individui. F.to enzo
RispondiEliminaLa grana Quaglia era prevedibile dopo la lista E.L. con la sua esclusione. D'altronde ci sono 6 punte e qualcuno doveva rimanere fuori e visto l'ultimo arrivato Osvaldo c'era da immaginarselo che Conte lasciasse fuori il napoletano. A questo aggiungiamo le dichiarazioni di Tare sull'accordo di giugno ed ecco svelato il tutto. Quagliarella ha dato comunque il suo contributo, soprattutto in Europa. E visto che bisogna giocarsi proprio il trofeo europeo la scelta riveste un rischio elevato. Speriamo sia l'ennesima scelta azzeccata di Conte e co..,f.to Enzo
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