La Juve sconfitta a Genoa, primo stop in campionato determinato principalmente da 3 motivi
- Fisicamente non è la Juve che eravamo soliti ammirare
- Perin, dopo è un altro portiere che ha fatto miracoli coadiuvato nella missione dai...legni della porta
- Creiamo molte più occasioni goal quest'anno ma ne sbagliamo un numero incredibile
Che la Juve di questo inizio stagione sia meno forte fisicamente credo sia un fatto più che assodato. Non si tratta di arrivare al 90° in crescendo quanto di dare grande intensità di gioco per l'arco dei 90 minuti. Ci manca quel senso di soffocamento che incutevamo negli avversari, quel farli andare in apnea per poi finirli nella seconda parte del match.
Adesso giochiamo diverso, più compassati, più tecnici ma con meno tecnica perché poi, a ben vedere, gli errori sono molti e talvolta anche elementari. Allegri sta tentando di portare una squadra fisica ad essere una squadra più tecnica, cosa che probabilmente ha anche un senso visto che molti di questi giocatori in tre anni di Conte hanno dato davvero tanto dal punto di vista atletico. Dunque, come tenuta fisica non possiamo fare quel che facevamo gli anni passati e, tecnicamente, non riusciamo ancora a dare un timbro importante e definitivo alle gare. Se a questi due fattori, uniamo il terzo, ovvero i troppi errori commessi sotto porta, ecco spiegato perché andiamo un po' a singhiozzo. Intendiamoci, fin qui è un buon cammino quello della Juve. Abbiamo perso tre gare tra Champions e campionato ma nessuna squadra è riuscita a dominarci con il gioco mentre spesso, la fortuna o meglio, la poca precisione dei nostri in zona goal, si è rivelata determinante per le nostre sconfitte.
Anche ieri contro il Genoa, pur non disputando una grande partita, le migliori e più nitide palle goal sono state bianconere e se c'era una squadra che doveva vincere, questa era la nostra. Drammatizzare questo 0 a 1 è un errore, cercare di non ripetere alcune leggerezze ed errori è di fondamentale importanza. Si riparte da Empoli, sabato.

E ad Empoli non sarà la vacanza fuori porta...., per questa Juve a corrente alternata anche un avversario di quel livello potrebbe creare pericoli. Spero che gli ex o i comproprietari siamo finiti, prima Zaza e ieri l'assist di Matri hanno fatto danni. F.to Enzo
RispondiEliminaMotivi condivisibili ma andrebbero puntualizzati altri aspetti come la scarsa condizione di alcuni pilastri come Vidal e Pirlo. entrambi reduci dal mondiale e da infortuni seri. Anche Llorente sembra fuori forma e in lui non c'è nemmeno l'alibi del campionato del mondo o degli acciacchi. Credo che dipenda anche dalla posizione in campo, troppo sacrificata e lontana dall'area. Peccato per ieri ma le gare cos' se non le sblocchi ti viene l'ansia e commetti errori tattici. Aspetto l'appello di Empoli per trarre a ulteriori dettagli ma non sarei così tranquillo come Allegri vuole far credere. F.to Enzo
RispondiEliminaProprio oggi su Tuttosport vengono discussi i problemi tattici di Allegri e si evidenzia la difficoltà di gioco dovuta alle novità introdotte dal tecnico livornese. La squadra pare non assimilare gli schemi e viaggia a corrente alternata. A questo aggiungiamo la sensazione, almeno del sottoscritto, di modificare il carattere della squadra per renderla meno arrembante ma più matura. Aggiungo che il tempo a disposizione è scarso e gli impegni, specie europei, sono imminenti. Un'altra eliminazione ai gironi sarebbe un fallimento vero e proprio. Intanto si arricchisce di altri dettagli la farsa del 2006. intervistato qualche giorno fa, uno dei giudici di quella maledetta estate dichiara a Tuttosport che le indagini erano ancora in corso sino a quando non furono inquinate dalla pubblicazione resa su un settimanale di quel periodo. Ebbene il giudice Lepore, oggi in pensione, dichiara che si stava arrivando all'altra squadra di Milano... ma il tutto subì uno scombussolamento perchè la fuga di notizie salvò per l'ennesima volta i prescritti di Appiano. Nessuna sorpresa ovviamente, ormai lo sanno tutti, ma fanno finta di niente. Giornali, televisioni e tifosotti da bar vogliono far morire l'argomento. Tocca alla società far rimanere in vita questa ferita lacerante e cercare giustizia. Lo dicono i tribunali e lo confermano gli stessi giudici dell'epoca: gli infami erano coinvolti come e più degli altri che invece subirono lo tsunami. Il tempo, l'unico nostro alleato.... f.to Enzo
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