Google+ Juventus Calcio Spettacolo - Blog calcio Tifosi Juventus: Allegri-detrattori spariti, da Roma sempre grandi soddisfazioni

giovedì 11 dicembre 2014

Allegri-detrattori spariti, da Roma sempre grandi soddisfazioni

Ricordate i tanti detrattori di Allegri? Spariti, come sparita dall'Europa che conta è la Roma di Garcia e Totti, dalla capitale, solo grandi soddisfazioni 

Massimiliano Allegri, Juve
Allegri, spariti i detrattori
La sparizione degli Allegri-detrattori è inversamente proporzionale alla permanenza della Roma in Champions League.
Alla Juventus non si vive di proclami, di lotta al sistema anche se, questo governo del calcio, nessuno lo ha combattuto in prima persona più di Andrea Agnelli. Alla Roma regalano in una partita l'inverosimile, regali evidenti che le permettono di restare agganciata di una incollatura alla testa della classifica eppure, dalla Torino bianconera, nessuna levata di scudi, nessuno che invita i giallorossi a giocare in un torneo a parte. Questione di stile, classe, cultura. D'altra parte, se il loro leader, viene da decenni canzonato per la sua proverbiale ignoranza che a tratti sfiora l'analfabetismo, non è che ci si possa aspettare poi un atteggiamento diverso da parte di società e tifosi. Fortunatamente, ci pensa il campo a dare le inappellabili sentenze. Juve agli ottavi di Champions League con pieno merito, Roma in Europa League, declassata con tutti i proclami del capo popolino Garcia. Un anno fa successe a noi e partirono, nonostante record su record, i processi al nostro allenatore. Nella capitale e nei media, non succederà la stessa cosa. Peggio per loro. Noi ci godiamo il nostro accesso al tabellone importante della Champions. Ci gustiamo quell'essere diverso da chi lo ha preceduto sulla nostra panchina, di Max Allegri. La gara contro l'Atletico è stata di una intelligenza esemplare. Le grandi squadre, ottengono quello che vogliono senza rischiare di rimanere con un pugno di mosche. Senza concedere allo Sneijder della situazione, la palla goal che ti mette all'angolo e alla quale non puoi più rimediare. Chi non ha capito il senso del match, della posta in palio, della qualità e convinzione dell'avversario che avevamo di fronte, probabilmente si aspettava qualcosa di diverso, qualcosa che poteva esporci a rischi perfettamente inutili. Allegri ha portato la Juve oltre l'ostacolo della paura di non farcela a prescindere, quella paura inspiegabile che tante volte abbiamo visto sul volto dei nostri Campioni. L'altra sera, non c'è stata traccia di quell'inibizione agonistica che attanagliava la Juve europea, e  questo, grazie soprattutto ad un atteggiamento tattico che Allegri ha proposto in chiave europea.

1 commento:

  1. Non dubito dell'apporto di Allegri,come non ho dubbi che il campo, quasi sempre, sancisca il migliore. Quello che non condivido a pieno è l'atteggiamento non sempre autorevole che la squadra fornisce. L'Atletico è un difficile avversario, tatticamente di una perfezione maniacale. Quando in casa scendi in campo con il terrore di beccare un gol e fare la fine di Istambul bhe allora è questo il nostro punto debole, quella mentalità che una squadra blasonata deve dimostrare con qualunque avversario. Si poteva vincere e soprattutto non si doveva perdere a Madrid. E' lì che senza dubbio si doveva ottenere quel risultato prestigioso che il marchio Juve deve sempre cercare. Accontentarsi per il solo scopo di andare agli ottavi non è nel DNA Juve. In questo vorrei focalizzare il mio concetto. C'è ancora un gap con i top team d'Europa, e non solo tecnico. Quello mentale è sicuramente più marcato rispetto al primo. Da Allegri mi aspetto (più che da Conte) di recuperare questo margine. F.to Enzo

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