Sacchi nervoso per Panchina d'Oro Allegri

Le esternazioni di Sacchi nei confronti di Allegri arrivate pochi giorni dopo la conquista della Panchina d'Oro da parte del tecnico campione d'Italia confermano che tra i due non c'è molta simpatia

Panchina d'Oro Allegri

Allegri che si aggiudica la Panchina d'Oro 2016, tenendo la Juve in corsa sui tre obiettivi stagionali avendo il quarto, la Supercoppa Italiana, già sistemato in bacheca, deve, evidentemente, togliere il sonno ad Arrigo Sacchi.
Che il suo pupillo, il fuggitivo Conte, venga oscurato dal toscano di Livorno, non deve andare proprio a genio all'ex CT della nazionale nonché allenatore del Milan vincente che fu, sonoramente bastonato dalla Juve che venne, al tempo del secondo interregno "sacchiano", quello della disfatta totale. Sacchi fa fatica, un'enorme fatica, a dare a Max quel che è di Max, cioè, i meriti per una Juventus finalmente competitiva anche in campo internazionale perché, a differenza del suo prediletto discepolo, Allegri, piaccia o non piaccia ad "Arrighe", la Juve in finale Champions l'ha portata meno di un anno fa. I bianconeri inoltre, sono tra le poche squadre che nell'ultimo ventennio hanno raggiunto la finale Champions con più frequenza, per cinque volte infatti, i bianconeri sono stati in lizza per il titolo di Campione d'Europa. Altro che Rosenborg, squadra che alberga beatamente nella mente dell'agitato Arrigo, avendo i nordici, buttato fuori il Milan e il suo allenatore proprio in un match di Champions valevole per l'accesso ai quarti di finale. Corsi e ricorsi che si rincorrono nella testa di Sacchi e sfogano dove fa più male.